Liberator: la prima pistola stampata in 3D

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Il Pentagono chiede la rimozione delle istruzioni online per realizzarla

Battezzata Liberator, in onore della FP-45 Liberator, la prima pistola fai-da-te stampabile con una stampante 3D è funzionante e pericolosa quanto un’arma da fuoco tradizionale.

Il Pentagono, secondo cui Liberator violerebbe determinate norme sul commercio delle armi da fuoco, ha ordinato la rimozione delle istruzionifino a pochi giorni fa scaricabili online su defcad.org, dove si legge che il contenuto è stato rimosso sotto richiesta del US Department of Defense Trade Controls.

Intanto, però, pare che 100.000 persone avessero già scaricato le istruzioni per realizzare la pistola 3D. Cosa serve per realizzarla? La stampante 3D Stratasys Dimension SST 3D (8.000 dollari circa), 15 elementi in plastica stampati dalla stessa e una comunissima vite come percussore. Per finire,munizioni calibro .380.

La vera pericolosità di questa pistola è sopratutto il fatto che, essendo fatta di plastica, non verrebbe rilevata dal metal detector (per esempio durante un controllo aeroportuale o all’ingresso in uno stadio). Il solo provare a riflettere – anche e sopratutto pensando a quel che il cyberpunk con le sue storie di ormai verosimile fantasia ci ha suggerito – sulle possibili conseguenze della diffusione di Liberator, è inquietante.

FONTI:
“Rimossi i file per stampare la pistola 3D”, LaStampa.it, 09/05/2013
“Il primo sparo da una pistola realizzata con una stampante 3d”, LaStampa.it, 06/05/2013
“Liberator, la prima pistola stampata 3D funzionante”, Focus.it, 09/05/2013