Marvin Minsky, pioniere dell’intelligenza artificiale, è mancato a 88 anni

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marvin-minsky-2016-cyberpunk-italiaMarvin Minsky, matematico, informatico, pioniere nel campo dell’intelligenza artificiale e co-fondatore del MIT Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (1959), è morto il 24 gennaio 2016 al Brigham and Women’s Hospital di Boston a causa di una emorragia cerebrale. Aveva 88 anni. 

Nel 1969 aveva pubblicato Perceptrons: an introduction to computational geometry (Perceptroni nella traduzione italiana), testo fondamentale nel campo dell’analisi delle reti neurali artificiali. Nel 1985 ha poi pubblicato il testo che diverrà fondamentale nel suo campo di studio: IA, Society of Mind (La società della mente, Adelphi). La sua ultima pubblicazione risale al 2006, intitolata The Emotion Machine: Commonsense Thinking, Artificial Intelligence, and the Future of the Human Mind.

Minsky vedeva il cervello come una macchina il cui funzionamento può essere studiato e replicato in un computer – cosa che, dal lato opposto, ha permesso di comprendere meglio il funzionamento del cervello umano stesso e delle sue funzioni mentali. Come si può dotare una macchina di buon senso, ovvero quella conoscenza che l’essere umano acquisisce attraverso l’esperienza quotidiana? Come, per esempio, si può insegnare a un sofisticato computer a trascinare un oggetto con una corda? Si deve tirare, non spingere, ed è un concetto facilmente padroneggiato da un bambino di due anni.

marvin-minsky-robotic-arm-cyberpunk-italiaVincitore (nel 1969), dell’ A.M. Turing Award, uno dei più grandi onori nel campo dell’intelligenza artificiale, Minsky era convinto che gli uomini un giorno avrebbero sviluppato macchine dotate di un’intelligenza in grado di rivaleggiare con quella umana. Frustrato e deluso dalla carenza di ricercatori e fondi a favore di questo campo di studi negli ultimi anni, aveva dichiarato: “Quanto rapidamente si arriverà a questo dipende da quante persone avremo a lavorare sui problemi giusti.“.

Si è parlato su questo blog di Steve Mann e della sua importanza nel campo del wearable computing, ma non si era mai parlato prima di Marvin Minsky, uno dei primi a realizzare e inventare un modello di head mounted display, alla base di molti progetti moderni come i Google Glass e Oculus Rift, nonché un braccio robotico (chiamato “Minsky Arm”) e numerosi altri prodotti all’avanguardia. Minsky aveva anche partecipato come consulente per 2001: Odissea nello spazio, celebre film di fantascienza dove appare una delle prime e meglio realizzate intelligenze artificiali della storia del cinema.

Marvin Minsky, purtroppo, è venuto a mancare prima di veder nascere la prima reale intelligenza artificiale prodotta dall’essere umano. Che le sue idee possano continuare a far avanzare questo campo di studio da sempre importante e affascinante per l’intera cultura cyberpunk.


Fonti: 1, 2, 3

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