Il divario tra vecchio e nuovo, ricchezza e povertà, tradizione e innovazione è una prerogativa delle grandi metropoli. […]
Hong Kong è il perfetto esempio di questo contrasto esibendo un infinito numero di palazzi, molti dei quali identici tra loro e con la vernice ormai annerita per lo smog, fare da cornice di intermezzo tra le colline verde scuro che formano un semicerchio attorno alla città dirimpetto alla baia e il centro della città fatto di locali, costosi negozi e immensi grattacieli capaci con le loro luci di rischiarare il cielo anche di notte.
In questo affascinante miscuglio di realtà una sempre crescente varietà di imprese ha il suo cuore pulsante di diramazione verso il continente asiatico, un porto franco che collega la dominazione economica dell’ovest alla potenza strutturale dell’est.
(“Hong Kong la città del contrasto“, Corrado Presti, 21 luglio 2012, GlobeTrotting)

Recensione del racconto “Saldi da urlo alla fine del mondo” di Linda De Santi
Share: Facebook Twitter Pinterest Questa è la terza parte della maxi-recensione che ho scritto per l’antologia