Attualmente Tel Aviv è la prima città ebraica, finestra d’israele sul mondo, centro mondiale del commercio dell’ High Tech e punto focale della presenza delle multinazionali nell’area mediterranea. (1)
La città ha avuto un´espansione molto rapida con la fine delle Prima Guerra e l´inizio del mandato britannico. Allora sono nati quartieri con caratteristiche particolari e, per certi versi, unici al mondo. (2)
Grattacieli edificati con tecnologie d’avanguardia stanno sostituendo gradualmente quartieri tirati su in fretta negli anni per accogliere i continui flussi migratori. Con i loro 187 metri di altezza, le tre Azrieli Towers con la luminosa stella di Davide sono seconde solo a quelle di Dubai e il lunghissimo Rothschild Boulevard è tutto uno scintillare di negozi fashion e di locali di tendenza. I capannoni del vecchio porto sono diventati ristoranti, discoteche e atelier d’arte. (3)
Girando per Tel Aviv, ho potuto constatare con quanta incisività si faccia sentire in Israele la crisi economica. Non avevo quasi mai visto mendicanti ai semafori, ora sono tanti. Ovviamente tutti cercano di illudersi che l’attuale fase di difficoltà economica sia il frutto di una crisi ciclica mondiale, ma la realtà è che ora la bolla dell’High Technology, su cui Israele aveva tanto puntato, è scoppiata, e con la guerra è venuta meno anche la grande rìsorsa del turismo. (4)
Fonti:
[ (1) – “Tel Aviv”, copaweb.it, (2) – “Tel Aviv, metropoli da spiaggia”, Fabio Scuto,repubblica.it, (3) – “Tel Aviv, la città che ha appena compiuto 100 anni”,taccuinodiviaggio.it, (4) – “Tel Aviv e dintorni: impressioni di viaggio”, Benedetto Scalabrini, keshet.it ]

High Rise, ovvero Il condominio di Ballard. Rigurgiti dell’inconscio nel grattacielo residenziale
Share: Facebook Twitter Pinterest Una recensione, condita di riferimenti inevitabili a diversi sociologi, del romanzo di