Par:AnoIA sta per “Potentially Alarming Research: Anonymous Intelligence Agency” ed è il nuovo sito in stile WikiLeaks sul quale il team di hacktivist Anonymous, già responsabili di diverse azioni di protesta sia sul web che nel mondo reale (con la ormai celebre maschera di Guy Fawkes presa in prestito dal film V for Vendetta), pubblicheranno d’ora in poi i dati e il materiale (ovviamente “sensibile”) dei quali verranno in possesso.
Questa scelta è per Anonymous un cambio di rotta non indifferente, dato che il modus operandi tipico degli “anons” era quello di pubblicare materiale sotto forma di file zip, di inserirlo nel caotico circuito dei torrent e di andare avanti. Forse proprio a causa dello scarso successo di questo metodo, Anonymous ha ora voluto imitare WikiLeaks creando un sito più curato e ordinato, in cui caricare le proprie pubblicazioni e archiviarle.
Attualmente su Paranoia è possibile trovare email della Scientology Austriaca, un tracker degli arresti degli attivisti di Anonymous, una serie di trascrizioni telefoniche complete tra membri di FBI e Scotland Yard, un archivio di email della HBGary, un proxy per superare il blocco di The Pirate Bay, una copia in pdf del libro “We Are Anonymous” e, per finire, dati della Innodata (Isogen) riguardanti Fukushima e i progetti del Vietnam riguardanti l’energia nucleare. Come inizio, sicuramente non è poco.
“Per ora (Par:AnoIA è) una semplice piattaforma di rapide fughe di notizie dotata di accesso a download diretto e file consultabili. Sono state fatte anche altre cose utili, come un visualizzatore di email. Aggiungeremo uno strumento di ricerca testuale e altri accessori. A breve vorremmo estendere il nostro dipartimento di ricerca e analisi, in modo da poter fornire un background/analisi sui documentiimmagazzinati” ha detto l‘attivista di Anonymous fondatore del sito.
Nonostante i numerosi arresti all’interno dei maggiori attivisti di Anonymous (che, non avendo un vero e proprio capo, un coordinatore, organizza le proprie azioni sulla base di proposte da parte di un qualunque anon), le azioni del team non si fermano e non sembrano essere spaventate da future ulteriori azioni legali o serie di arresti. Qualunque sia la vostra opinione riguardo Anonymous, che si tratti di ribellarsi, di fare terrorismo, di compiere azioni criminali o lottare per la libertà d’informazione, la vicenda del gruppo di hacktivist deriva dal radicale cambiamento che il web (ecc, ecc..) ha portato nel nostro modo di vivere e pensare. Cambiamento che, senza ombra di dubbio, è molto cyberpunk.
(fonte ENG: wired.com)